Nel complesso panorama delle normative che regolano la sicurezza nei cantieri edili, la figura del coordinatore per la sicurezza assume un ruolo centrale e di primaria importanza. Questa figura professionale, introdotta con il D.Lgs. 81/2008, ha il compito di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori in tutte le fasi del processo costruttivo, dalla progettazione all’esecuzione.
In questo articolo di Macla Consulting, approfondiremo il ruolo di questa figura, analizzandone le mansioni, le differenze tra la figura in fase di progettazione e quella in fase di esecuzione, e chiarendo se sia obbligatorio avvalersi di figure esterne o se sia possibile ricoprire questo ruolo internamente all’impresa.
Chi è il coordinatore per la sicurezza
Il coordinatore per la sicurezza è un professionista con specifiche competenze tecniche e normative in materia di sicurezza nei cantieri. Egli è nominato dal committente o dal responsabile dei lavori e ha il compito di coordinare le attività di tutte le imprese esecutrici, garantendo l’applicazione delle misure di sicurezza previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e dal Piano di Sicurezza e Controllo di Cantiere (PSC).
Compiti e responsabilità
I compiti del coordinatore per la sicurezza sono molteplici e complessi. Tra i principali, ricordiamo:
- Elaborazione del PSC: in fase di progettazione, il coordinatore redige il PSC, un documento che definisce le misure preventive e protettive da adottare per garantire la sicurezza in cantiere durante la fase esecutiva;
- Coordinamento delle imprese: il coordinatore coordina le attività delle diverse imprese esecutrici, assicurando la compatibilità dei loro piani di sicurezza e la corretta interazione tra le lavorazioni;
- Verifica dell’attuazione delle misure di sicurezza: il coordinatore verifica l’attuazione delle misure di sicurezza previste dal PSC e dai PSC di cantiere, vigilando sul rispetto delle normative e delle procedure di lavoro;
- Formazione e informazione dei lavoratori: il coordinatore provvede alla formazione e informazione dei lavoratori in materia di sicurezza, assicurando che essi siano a conoscenza dei rischi e delle misure preventive da adottare;
- Gestione delle emergenze: il coordinatore definisce le procedure per la gestione delle emergenze in cantiere e coordina le attività di soccorso in caso di infortuni o incidenti.
Coordinatore in fase di progettazione ed esecuzione
La figura del coordinatore per la sicurezza si distingue in base alla fase del processo costruttivo in cui opera. Il Coordinatore per la Sicurezza in Fase di Progettazione (CSP) è responsabile dell’elaborazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) durante la fase progettuale, definendo le misure preventive e protettive da adottare in cantiere. Questo ruolo implica una stretta collaborazione con il progettista per integrare i requisiti di sicurezza nel progetto esecutivo.
D’altro canto, il Coordinatore per la Sicurezza in Fase di Esecuzione (CSE) si occupa della verifica e dell’attuazione del PSC direttamente in cantiere. Il CSE coordina le imprese esecutrici e vigila sull’applicazione delle misure di sicurezza, gestendo le eventuali criticità e coordinando le attività di soccorso in caso di emergenze.
Quando è obbligatorio il Coordinatore Esterno
La scelta di avvalersi di un coordinatore esterno o interno all’impresa dipende da diversi fattori, tra cui la complessità dell’opera, le competenze interne all’azienda e le normative vigenti.
In generale, è obbligatorio nominare un coordinatore esterno nei seguenti casi:
- Cantieri con più imprese: se in cantiere operano più imprese esecutrici, è obbligatorio nominare un CSE esterno;
- Cantieri con opere particolarmente complesse o pericolose: per opere che presentano rischi specifici o che richiedono competenze tecniche particolari, è obbligatorio nominare un CSE con adeguata esperienza nel settore;
- Imprese senza i requisiti: se l’impresa non dispone delle competenze tecniche o del personale qualificato per ricoprire il ruolo di CSE, è obbligatorio nominare un professionista esterno.